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Wilden.herbals meets/ Intervista a Julia Tonkin

L’autrice delle nostre nuove ricette zero-waste ci racconta il suo percorso e come i principi della stagionalità siano uno dei suoi ingredienti preferiti

Era destino che il percorso di Julia si incrociasse con quello di Wilden.herbals. Da oltre dieci anni Julia è immersa nel settore food & beverage con un focus particolare per i progetti di trasformazione creativa che possano assicurare un futuro sostenibile alla gastronomia. Le parole chiave della filosofia di Julia combaciano alla perfezione con quelle di Wilden, per questo non potevamo lasciarci scappare l’occasione di realizzare qualcosa di buono insieme. 

Così nasce il nostro nuovo ricettario: ogni mese troverai nella nostra rubrica Ricette botaniche due nuovi articoli con piatti e bevande firmati da Julia. Noterai subito che questo progetto nasce tenendo bene a mente alcuni dei nostri principi guida: il riutilizzo, perché molte delle ricette iniziano da una bustina di tisana consumata una volta; la creatività nel portare erbe e spezie nella tua cucina in maniera insolita; l’accessibilità grazie a preparazioni super facili e veloci che siano davvero alla portata di tutti; la stagionalità, legando i prodotti Wilden a ingredienti freschi perfetti per primavera, estate e inizio autunno.

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Parlaci del tuo background e della tua formazione

Il mio background è un po’ insolito, direi sicuramente fuori dagli schemi. Dopo essermi laureata in Storia dell’Arte nello stato di New York, il mio stato natale, ho subito sentito che la mia strada aveva bisogno di una svolta. Mi sono trasferita nel Nord della California perché volevo vivere in una regione dove poter coltivare le mie vere passioni che coinvolgono tutto ciò che ruota attorno a cibo, piante e sole. Qui ho cominciato a ritagliami il mio ruolo in alcune cucine e sono stata coinvolta in progetti che avevano al centro l’agricoltura biologica e il giardinaggio. Volevo migliorare le mie abilità e le mie tecniche nel campo della gastronomia e ho cercato esperienze che fossero in linea con un approccio più sostenibile al cibo, per questo ho viaggiato tanto negli Stati Uniti fino all’America centrale e poi alle Hawaii. 

Dopo un periodo di apprendimento ed esplorazione sono tornata in California e ho continuato a lavorare in diverse cucine ma anche come chef privato.  È stato un periodo estremamente gratificante ma molto impegnativo: non era semplice costruire una carriera in un settore in crisi. È uno dei motivi principali per cui adesso sono qui in Italia: sto frequentando un master in Design for Food, una collaborazione tra il Politecnico di Milano e l’Università di Scienze Gastronomiche. Ora sto imparando a usare il design per ripensare il sistema alimentare nel suo complesso, un’opportunità super interessante e stimolante. Non vedo l’ora di scoprire dove mi porterà!

Com’è nata la tua collaborazione con Wilden? 

Quando mi sono trasferita a Milano la scorsa estate ho sentito parlare di Wilden. Mi ha incuriosito sapere che una azienda giovane stava lavorando con le piante in una maniera così genuina, autentica. Da subito mi sono sentita molto vicina alla loro filosofia, li ho contattati perché volevo partecipare ai loro progetti e ho proposto di creare delle nuove ricette originali per il blog

Per me erbe e piante sono le protagoniste indiscusse della cucina, nonché una fonte inesauribile di ispirazione creativa. Quindi sperimentare con i prodotti ed esplorare usi alternativi delle tisane è stata una sfida davvero divertente. 

Raccontaci come sono nate le tue ricette per Wilden

Le mie ricette nascono per stupire: ho creato cibi e bevande a partire da quegli elementi che, di solito, in cucina vengono considerati di meno. Ho creato le mie ricette con tre obiettivi in mente: abbattere i confini nell’utilizzo delle tisane, ridurre al minimo gli sprechi alimentari e seguire davvero i principi della stagionalità.

Ecco, il mio ultimo punto potrebbe sembrare un po’ strano perché parliamo di erbe essiccate, quindi un elemento che non ha una stagione specifica. Ma mi sono lasciata ispirare dal fatto che le ricette non verranno condivise tutte insieme contemporaneamente ma disseminate sui canali di Wilden (newsletter, blog, social) un po’ per volta durante i prossimi mesi. Per questo ho pensato che era un’ottima occasione per integrare il concetto di stagionalità, per me questo è un modo davvero potente per creare un legame con le piante.

Sani e selvaggi è il motto di Wilden.herbals. Cosa vuol dire per te?

Per me significa vivere nel momento. Al giorno d’oggi abbiamo accesso a tante informazioni e stimoli… cosa che potrebbe essere fantastica ma il più delle volte si rivela opprimente. Io preferisco poter abbracciare la semplicità. Penso che stare all’aperto, essere attivi, circondarsi di piante, assorbire i raggi del sole e respirare aria fresca siano quella pausa necessaria che fa sentire davvero liberi. Il significato di sano e selvaggio per me è poter tornare ai concetti di autenticità e purezza.

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