Amara quanto basta: ecco la Genziana
“Bitter is better”, dicono gli inglesi. Niente di più vero nel caso della Genziana, pianta cosmopolita dal gusto amaro ed estremamente benefica per fegato e sistema digestivo. Scopriamo insieme proprietà, benefici e usi della Genziana.
Indice degli argomenti:
Cos’è la genziana?
Da dove viene la genziana?
A cosa serve la genziana?
Come si usa la genziana?
Curiosità sulla genziana
Cos’è la genziana?
Con il nome ‘genziana’ ci riferiamo al genere a cui appartengono circa 400 specie diverse, tutte facenti parte della famiglia delle Genzianacee. Si tratta di una pianta cosmopolita poiché è dislocata, proprio nelle sue numerose varianti, un po’ in tutto il mondo. Molte varietà mostrano interessanti proprietà fitochimiche e farmaceutiche.
Per descrivere la genziana dobbiamo prendere in considerazione l’habitat in cui questa si trova: a latitudini medie e in aree montuose avremo una pianta erbacea perenne di lenta crescita, alta dai 40 ai 120 cm, mentre nelle aree tropicali e subtropicali, la genziana assume l’aspetto di un piccolo arbusto. In ogni sua varietà è caratterizzata da una grossa radice molto ramificata, scura all’esterno e gialla all’interno, che è la parte utilizzata in cucina e per scopi officinali.
Da dove viene la genziana?
Il centro della biodiversità della Genziana è l’Himalaya, dove la pianta si è probabilmente originata, diffondendosi poi in numerosissime varietà in Europa e in Asia. Nella nostra Penisola troviamo principalmente la Gentiana lutea L., che cresce nei prati e nei pascoli delle ragioni montane e subalpine. I fiori di questa specie sono riuniti all’apice dei fusti e hanno una corolla di colore giallo intenso, talvolta con piccole punteggiature scure.
A cosa serve la genziana?
Se confrontassimo testi di medicina tradizionale con studi scientifici recenti, li troveremmo d’accordo su alcune utilissime proprietà della genziana, in particolare il suo potere antinfiammatorio, diuretico e protettivo per il fegato e l’apparato digerente.
Trattandosi come abbiamo visto di una pianta “cosmopolita”, la genziana è da sempre stata utilizzata nella farmacopea tradizionale in vari continenti per il trattamento di epatite, disturbi cutanei, dissenteria, febbre ed altri disturbi. È considerata portentosa per le sue proprietà antinfiammatorie, astringenti, diuretiche e di purificazione del fegato, per le quali viene ampiamente utilizzata in formulazioni concentrate come tonico del sistema digestivo e per purificare per stomaco, fegato e apparato urinario. Nel nostro Paese le radici della genziana lutea macerate in alcol venivano utilizzate a livello cutaneo per il trattamento di reumatismi e nevralgia.
Moderni studi sui costituenti fitochimici della pianta hanno confermato molti di questi usi tradizionali.
Come si usa la genziana?
La parte della pianta ad essere utilizzata è il rizoma (la radice) che va estirpato quando la pianta è in riposo vegetativo (autunno) e poi essiccato. Dal caratteristico sapore amaro, i prodotti derivanti dalla radice di genziana sono usati per stimolare l’appetito e la digestione, poiché il gusto amaro stimola le cellule della corteccia cerebrali che attivano salivazione e l’attività dello stomaco, favorendo appunto l’appetito e la digestione.
In cucina: la radice essiccata e tagliata o macinata è utilizzata in diverse regioni d’Italia per la preparazione di vini aromatici, liquori amaro-tonici, caramelle e pastiglie digestive alla genziana. Per sfruttare appieno le sue proprietà depurative e digestive è consigliabile però assumerla sotto forma di infuso. Ecco perché abbiamo selezionato questa pianta per il nostro Remedium n.4 – Hangover, una ricetta complessa composta da 12 erbe appositamente selezionate e scelte per garantire una sensazione rigenerante e ripartire al meglio, specialmente quando siamo in “Hangover”.
Curiosità sulla genziana
Il nome Genziana deriverebbe dal nome dell’ultimo re illirico, Gentius, che per primo scoprì le proprietà medicamentose del rizoma, usandolo per guarire dalla peste nel 167 a.C.
Attenzione a non confondere la genziana lutea con il Veratrum album, pianta tossica che nel nostro Paese cresce più o meno negli stessi ambienti. In assenza di fiori (diversi per le due piante), il veratro ha sempre foglie alterne, mentre la genziana le ha opposte.
La Genziana è in Italia una specie a rischio di estinzione e quindi protetta, e che pertanto non può essere raccolta liberamente (a meno che non si voglia commettere un reato)! Meglio quindi acquistare la radice essiccata direttamente in erboristeria.
Bibliografia
- Mirzaee, Fatemeh et al. “Medicinal, Biological And Phytochemical Properties Of Gentiana Species”. Journal Of Traditional And Complementary Medicine, vol 7, no. 4, 2017, pp. 400-408. Elsevier BV, doi:10.1016/j.jtcme.2016.12.013. Accessed 11 May 2021.
- Luciano, Riccardo, and Carlo Gatti. Erbe Spontanee Commestibili. Araba Fenice, 2014.