Storia del cacao dall’albero alla tazza
Storia, benefici e proprietà di un ingrediente di cui siamo innamorati fin dalla nostra prima ricetta
- Anatomia botanica
- Origine e habitat
- La lavorazione dei semi
- Curiosità
- Caco e Wilden: una relazione che non ci stanca mai
- Christmas Box: le nostre combo dedicate all’abbinamento tisane e cacao
- Bibliografia
Cacao: anatomia botanica
La pianta del cacao, il cui nome scientifico, Theobroma cacao, viene dal greco classico e significa “Cibo degli Dei“, è una specie sempreverde appartenente alla famiglia delle Sterculiaceae o Malvaceae.
Si sviluppa come un piccolo albero, raggiungendo un’altezza massima di circa 5-6 m, con foglie a forma ovale dalla tonalità rossastra. I fiori dell’albero del cacao sono molto numerosi e riuniti in mazzetti che sbocciano dalla cicatrice lasciata alla caduta delle foglie e, a volte, addirittura sul tronco principale – un fenomeno piuttosto raro che sembra essersi sviluppato per sorreggere i suoi pesanti frutti. I fiori sono caratterizzati da un calice rosa e cinque petali, con una conformazione strettissima che rende molto difficile l’impollinazione, tanto è vero che esistono poche varietà di moscerini abbastanza piccoli da riuscire in questo compito.
Cacao: origine e habitat
La pianta del cacao è originaria della regione del bacino superiore dell’Amazzonia che include Brasile, Colombia e Perù. Il clima ideale per la sua crescita è il caldo umido delle zone tropicali. Non sopporta gli sbalzi di temperatura o la luce diretta, spesso infatti cresce al riparo di altri alberi più grandi, come palmi o banani.
Come accade nella produzione di vino, anche per le fave di cacao è importante il terroir, ovvero si possono notare sapori e sfumature di gusto diverse a seconda del luogo in cui la pianta viene coltivata.
Cacao: la lavorazione dei semi
L’albero di cacao dà fiori, frutti e foglie tutto l’anno a partire dai 2-3 anni. I suoi frutti si chiamano cabosse, sono simili al melone con forma allungata e un guscio rugoso. Quando maturi vengono raccolti e aperti per estrarne i preziosi semi di cacao, più comunemente chiamate fave. Ogni frutto ne contiene dalle 25 alle 75. Insieme alla polpa che le avvolge vengono lasciate a fermentare per 5 giorni, coperte da foglie di banano.
La fermentazione viene poi interrotta con l’essiccazione, lasciando le fave al sole per 2 o 3 settimane. Si passa quindi alla tostatura, portando le fave a temperature tra i 120 e i 180 gradi per un tempo che non supera mai i 30 minuti, per non perdere le note più delicate. Infine le fave vengono macinate e passano attraverso altre trasformazioni a seconda che si voglia ottenere polvere, burro o il vero e proprio cioccolato.
Cacao: curiosità
- Per il popolo azteco il “cioccolato” era considerato una prelibatezza riservata solo ai ceti alti della società e veniva addirittura usato come moneta di scambio. Mettiamo la parola tra virgolette perché il “cioccolato” consumato all’epoca doveva essere molto diverso rispetto a quello che intendiamo noi oggi. Sembra che si usasse prevalentemente in forma di infuso in acqua calda, unendo polpa, semi e altre spezie come pepe e peperoncino. Questa bevanda aveva anche un valore cerimoniale e religioso, perché il cacao veniva associato alla Dea della Fertilità.
- Si narra che il primo europeo ad assaggiare questa bevanda fu Cristoforo Colombo, che però non l’apprezzò particolarmente, ritenendo il suo gusto eccessivamente piccante e particolare. Infatti come ingrediente non prese subito piede nel Vecchio Continente e inizialmente veniva utilizzato come spezia da mescolare nei piatti di cacciagione o pesce.
Caco e Wilden: una relazione che non ci stanca mai
Noi di Wilden abbiamo un’intesa con il cacao che portiamo avanti fin dalla nostra origine. Non a caso, infatti, lo si trova nel nostro primogenito, il Remedia n. 0 – Morning. È un ingrediente che abbiamo scelto per le sue proprietà toniche ed energizzanti e perché è un prezioso alleato di cuore e cervello, grazie alla presenza di vitamina B e alla sua capacità di stimolare serotonina e dopamina per un’azione antidepressiva.
Il cacao, inoltre, è presente anche in diversi prodotti della nostra dispensa online. Non solo quelli di pasticceria firmati Mamù, il laboratorio del Monferrato a conduzione familiare che ha dato vita alla ricetta dei Frollini Morning a partire proprio dal nostro infuso e ai Baci di Alessandria Parla Nèn. Ma anche nella crema spalmabile di nocciole NUTurally dei Fratelli Durando, un prodotto completamente naturale nato da tre semplici ingredienti in purezza (60% nocciole del Piemonte IGP, 30% zucchero, 10% cacao amaro).
E per finire in bellezza, una new entry del nostro eshop: la tavoletta di Cacao Disidente, un cioccolato fondente 70% di altissima qualità nato da materie prime coltivate in Colombia.
Christmas Box: le nostre combo dedicate all’abbinamento tisane e cacao
Se stai cercando il regalo giusto per chi ama il cioccolato ci sono alcune Christmas Box che potrebbero fare al caso tuo.
- Ovviamente partiamo dalla Breakfast – Gift Box. In tutte le sue misure trovi la combo perfetta: la nostra tisana Remedium n. 0 – Morning + i Frollini Morning.
- Poi c’è la Mix’n Sweet – Gift Box. Qui non poteva proprio mancare qualcosa per i più golosi, ovvero la cioccolata fondente di Caco Disidente.
- E, infine, la Night – Gift Box. Perché per chiudere una lunga giornata non c’è niente di meglio che concedersi una dolce coccola con i Baci di Alessandria, Parla Nèn.
Bibliografia
- La botanica del desiderio. Il mondo visto dalle piante, M. Pollan. Il saggiatore, 2014
- Piante che cambiano la mente, M. Pollan. Adelphi, 2022