Il percorso di Wilden sulla strada del sourcing delle materie prime
Da dove vengono le piante che Wilden.herbals usa nelle sue tisane? Qual è il significato di sourcing? In questo articolo vi spieghiamo tutto sul sourcing delle materie prime di Wilden.herbals.
In questo articolo parliamo di secoli di viaggi, contaminazioni e scambi commerciali, delle nostre piante biologiche e del rapporto con i nostri fornitori.
Nei secoli passati, le piante officinali, prima dell’arrivo del petrolio ancora di più, hanno rappresentato un importante motivo di conflitto, viaggio e commercio tra i popoli. La scoperta di nuovi continenti ha significato la scoperta di nuove specie, nuove varietà, nuovi adattamenti.
Le piante viaggiano
È proprio così: le piante hanno sempre viaggiato, soprattutto secche, ovvero in taglio tisana e in polveri.
L’utilizzo di una pianta all’interno di una determinata preparazione culinaria spesso ne determina un’identità geografica. Prendiamo il sesamo: nel sud del Mediterraneo o la curcuma e il coriandolo in India. Queste identità sono il frutto di secoli di contaminazioni, evoluzioni, scambi commerciali, esperimenti agricoli. Le piante, poi, sono alla base della medicina e dunque della ricerca della salute.
Non è un caso infatti che il piatto più consumato dagli inglesi sia il riso al curry o che a Milano, città natale di Wilden.herbals, ci sia una delle più alte concentrazioni di consumo di zafferano a livello mondiale. Le spezie animano culture e migrano con i popoli.
E le piante che compongono le tisane di Wilden.herbals da dove vengono?
Le piante biologiche delle tisane Wilden.herbals
Quando abbiamo cominciato Wilden, il lavoro più difficile, che da allora non è mai terminato, è cercare le migliori piante officinali possibili in taglio tisana da agricoltura biologica.
Siamo giovani, piccoli, e i quantitativi di piante che trasformiamo non ci permettono di comprare piante al di fuori della comunità europea, ma ci stiamo lavorando. Infatti, per scelta, abbiamo deciso di comprare piante che non solo siano certificate biologiche ma di cui possiamo avere analisi chimiche dei residui ed assicurarci la loro perfetta salubrità organolettica.
Le piante officinali, in Europa, hanno tra i loro principali consumatori le popolazioni di Germania e Inghilterra; perciò anche la migliore qualità di piante officinali prodotte in Italia ha come destinazione spesso proprio quei paesi.
I fornitori di piante e spezie
Passo dopo passo, Wilden.herbals negli anni sta costruendo relazioni solide con i suoi fornitori.
Oggi ecco qual è il nostro dna geografico e da dove vengono le piante che compongono le tisane Wilden.herbals: finocchio selvatico, salvia, rosmarino, alloro, vengono dalla Sicilia e sono acquistati direttamente da un’azienda agricola.
Per quanto riguarda invece menta, melissa moldavica, malva e camomilla, vengono dall’Estonia e li acquistiamo direttamente da un’azienda agricola certificata. Il cacao viene dall’Equador, ma è interamente lavorato in Italia dall’importatore diretto dall’azienda agricola. Il resto delle piante le compriamo da due aziende storiche importatrici, una in Germania – attiva da cinque generazioni – una in Inghilterra, nelle campagne del Somerset.
Stiamo continuamente lavorando per sviluppare nuove relazioni dirette con agricoltori e stabilire percorsi e sinergie di lungo periodo per poter offrire a chi sceglie le tisane Wilden.herbals le migliori piante officinali in taglio tisana, nel rispetto della biodiversità, della fertilità del suolo, del lavoro agricolo e delle relazioni sociale che l’agricoltura sviluppa nella nostra quotidianità.
La diversità di piante e origini è un valore che Wilden.herbals vuole sempre di più approfondire, andando nel tempo a costruire progetti di ricerca, approfondimenti, sviluppo di prodotti a base di piante tradizionalmente inserite in culture diverse. Per fare ciò è necessario però coltivare educazione e consapevolezza, una consapevolezza che solamente coltivando la diversità di gusti, sapori e culture, sarà in grado di aprire nuovi orizzonti di sviluppo sostenibile.
Coltiviamo il selvaggio dentro ognuno di noi.
Ph. credits: DSL Studio