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Rosmarino: il sempreverde che profuma di mare

Tanto amato in cucina quanto benefico per migliorare la concentrazione e dopo un lauto pasto: scopriamo insieme proprietà, benefici e usi del rosmarino.

Il rosmarino è il principe della tavola mediterranea. Odoroso e aromatico, questa pianta è l’ingrediente segreto per eccellenza per trasformare una ricetta in un concentrato di profumi e sapori. Molto utile in caso di secondi un po’ sciapi, ma anche nei più insospettabili dolci, il rosmarino ha una storia e delle qualità tutte da scoprire. 

Com’è fatta la pianta di rosmarino?

Per molti sembrerà superfluo, ma vogliamo comunque iniziare dalle presentazioni ufficiali: il Rosmarinus Officinale L. appartiene alla famiglia delle Lamiacee; si tratta di un arbusto cespuglioso molto ramificato che può raggiungere i 2 m di altezza, contraddistinto da numerosissime foglie sempreverdi, strette e di forma allungata. Il colore è verde scuro sulla parte superiore e argentato su quella inferiore. I fiori, di colore azzurro-violetto, sono raggruppati in grappoli e la fioritura si protrae per quasi tutto l’anno. 

Il rosmarino è così familiare nelle nostre case, orti e giardini perché si tratta di una pianta originaria proprio delle coste del Mediterraneo. Si coltiva bene sia in vaso che in orto, ed è facile osservarlo crescere spontaneamente lungo le coste del basso Adriatico e del Tirreno e in generale nei cespugli di macchia mediterranea fino a 800 m, specialmente in posizioni assolate e costiere. 

Quando è stato scoperto il rosmarino?

Se oggi il rosmarino è amato soprattutto per il suo inconfondibile aroma (che così bene si sposa con le adorate patate al forno), nell’antichità era considerato un portentoso alleato terapeutico, utilissimo per la digestione ma anche per alleviare disturbi articolari e muscolari.

Gli antichi Egizi lo consideravano in grado di procurare l’immortalità poiché i suoi rametti, una volta tagliati, rimanevano freschi a lungo. Per i Romani divenne il simbolo della morte e dell’amore; il poeta Orazio consigliava di portare ai defunti corone di rosmarino e mirto per guadagnarsi la loro stima. Mentre nella cultura medievale gli vengono attribuite proprietà salvifiche tanto che si diceva che portare con sé un rametto di rosmarino potesse proteggere da influenze malevole e purificare gli ambienti.

Il rosmarino fa bene?

Medici ed erboristi si sono occupati per secoli di questa pianta: da Dioscoride nel suo “De ars medica” all’“Herbario” di Castore Durante, tutti si sono trovati in accordo sulle virtù del rosmarino per il benessere dell’apparato digerente, combattere la stanchezza, curare emicranie ed esaurimenti nervosi, stimolare la concentrazione e la memoria.

A livello officinale, foglie, rametti ed estremità fiorite del rosmarino sono utilizzate per le loro molteplici proprietà: stimolanti, toniche, aromatizzanti, digestive, diuretiche, antisettiche, balsamiche, epatoprotettrici. Gran parte di queste proprietà sono dovute ai composti fenolici presenti nel rosmarino, che rendono questa piante, tra le altre cose, anche utile nella conservazione degli alimenti. 

Come si usa il rosmarino?

Sarebbe bello non doverlo acquistare, ma avere sempre un amico o un parente vicino che ne abbia un cespuglio in giardino e che lo condivida volentieri. Unica raccomandazione che ci sentiamo di farvi: il rosmarino va raccolto in primavera, evitando i rami più legnosi. È possibile poi essiccarlo in un luogo ombroso e arieggiato.

 L’unico limite all’uso del rosmarino in cucina è la fantasia: perfetto su arrosti e per condimenti, ottimo sulle focacce, ma anche aggiunto a sughi, legumi e minestre ai quali non solo conferirà un ineguagliabile aroma, ma li renderà anche più digeribili. Il rosmarino utilizzato fresco è più delicato, secco più pungente. 

Sorprendente anche sotto forma di sciroppo aromatico, da provare assolutamente in un cocktail perché capace di abbinarsi perfettamente praticamente con qualsiasi base, dal gin alla vodka.

In ambito cosmetico viene impiegato per lozioni coadiuvanti della circolazione, per maschere per pelle acneica e per bagnoschiuma stimolanti e dermopurificanti. Le foglie rientrano nella composizione di acque di colonia, shampoo delicato e tinte per capelli. 

In infusione il rosmarino coadiuva la digestione, ha un potere astringente e favorisce le funzioni epatiche. Per queste sue virtù, è uno degli ingredienti del nostro Remedium n.3 – Digestive, una tisana dal gusto fresco e leggero da apprezzare dopo ogni pasto. Inoltre abbiamo deciso di inserire questo ingrediente anche in altre due delle nostre ricette. Lo trovate nel Remedium n. 5 – Focus e nel Remedium n. 6 – Relax per la sua capacità di potenziare la tonicità mentale e aumentare il livelli di attenzione. Non sbagliava William Shakespeare quando, in Amleto, faceva dire ad Ofelia: “Ecco laggiù il rosmarino, la pianta del ricordo”.

Curiosità

  • Il nome deriva dal latino ros maris, che alcuni traducono come “rugiada di mare” e altri come “rosa di mare”, nomi in ogni caso azzeccati per la sua predilezione per gli ambienti marini, o forse in relazione al colore azzurro-violetto dei suoi fiori, simile a quello del mare al tramonto.
  • Si narra che nel XVII secolo la regina Isabella d’Ungheria, ormai anziana ed acciaccata, ritrovò la salute e una nuova giovinezza proprio grazie ad uno speciale liquore al rosmarino.
  • Il fiore di questa pianta è molto amato dalle api. Sapevate che esiste anche il miele di rosmarino? 
  • Il rosmarino è anche protagonista di tanti miti e leggende. Nelle “Metamorfosi” di Ovidio, viene raccontato dell’amore tra Leucotoe, figlia del re di Persia, e Apollo, dio del sole. Il padre di lei, scoperta la relazione e non potendo niente contro un dio, uccise la figlia, che i raggi del sole trasformarono in un arbusto dall’odore intenso e dai piccoli fiori violacei, divenendo simbolo di immortalità.

Bibliografia

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