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Coltiva te stesso: ricominciare da sé con la mindfulness

Un invito, più che una risoluzione, quella proposta da MensCorpore. Nicola Castelli, uno dei suoi fondatori, oggi ci parla dei benefici della mindfulness e molto altro…

Quest’anno appena concluso, ha portato con sé incertezza e momenti di confronto con sé, inimmaginabili prima del 2020. In che modo la mindfulness può aiutarci a superarli in maniera proficua? 

La mindfulness, intesa come la capacità/possibilità di portare un’attenzione gentile, ci consente di entrare in relazione con noi stessi e la realtà. È modo non-reattivo, non controllante, non manipolatorio, che pian piano ci riappacifica con il vuoto e il silenzio, condizioni fondamentali per consentire al sistema corpo-mente di rigenerarsi attraverso processi spontanei di integrazione e riorganizzazione che noi poi percepiamo come ben-essere.

Un consiglio per chi si approccia a questa disciplina…

Non considerarla come una tecnica che “risolverà magicamente tutti i nostri problemi”, ma una semplice opportunità per esplorare se stessi (e quindi il mondo) smettendo di darsi per scontato. Pazienza, fiducia e attitudine amorevole sono quindi ingredienti molto importanti.

Qual è secondo te la sfida che l’uomo contemporaneo dovrà sostenere in futuro? 

Per assurdo credo che la sfida sia e sarà quella di fare qualche passo indietro, cioè recuperare quel senso di interdipendenza che ci siamo persi per strada, il sentirsi concretamente parte integrata di un Sistema più ampio. Ricucire lo strappo che a un certo punto ci ha portato a percepirci come qualcos’altro rispetto a ciò che chiamiamo Natura. Da questo punto di vista la pratica meditativa credo possa essere una risorsa preziosa per contribuire a risvegliare la nostra ‘biofilia’. 

Parlaci del tuo libro, Coltiva te stesso, un vademecum per chi vuole iniziare un percorso di esplorazione di sé. Da dove nasce questo testo? 

Nasce dal desiderio di sistematizzare le conoscenze, le esperienze e le collaborazioni maturate grazie al progetto MensCorpore, un’associazione che da sette anni si occupa di educazione alla salute. Abbiamo identificato 6 dimensioni, vale a dire sei Sorgenti che contribuiscono a generare quella sensazione di ben-essere a cui accennavo: Corpo, Cuore, Mente, Alimentazione, Relazioni, Ambiente.

Ad ognuna di esse è associato un capitolo che contiene alcune riflessioni più ampie e una o più schede di approfondimento. Il tutto introdotto da una sorta di capitolo propedeutico e concluso con un altro che declina il modello presentato all’interno dei tre contesti organizzativi più importanti e diffusi della nostra società: Scuole, Aziende e Ospedali.

All’interno del libro sono inoltre disseminati link (tramite QR-code) a tracce audio e video che consentono di sperimentare concretamente le varie proposte, ma anche a pagine web che approfondiscono i moltissimi spunti forniti. Inoltre, ogni capitolo ha una bibliografia dedicata per dare al lettore la possibilità di proseguire autonomamente il suo percorso. Insomma, è una specie di mappa interattiva da adattare alle proprie esigenze. Ne siamo molto orgogliosi e ci auguriamo possa essere di aiuto, in un’epoca complessa come quella che stiamo vivendo. 

Qui potete comprare il libro “Coltiva te stesso”.

Progetti per il 2021?

Il nostro obiettivo è sviluppare il dialogo con le aziende, che stanno attraversando un processo di profonda trasformazione: nello specifico, abbiamo identificato sviluppato il concetto di wiseworking, un modo ‘saggio’ di concepire i sistemi organizzativi basato su 4 principi: Ben-Essere, Interdipendenza, Sostenibilità ed Empatia. Abbiamo scritto delle cose in merito e stiamo avviando alcune sperimentazioni concrete.

Ecco, sarebbe bellissimo se nel corso del 2021 riuscissimo a dar vita ad un gruppo multidisciplinare, composto da imprenditori, filosofi, economisti, biologi etc. che portasse avanti questa ricerca applicata.

© Wilden.herbals e Nicola Castelli

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