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Making Wilden: Fratelli Ferrante

Wilden.herbals incontra produttori e artigiani vicini alla filosofia del selvaggio e oggi racconta i Fratelli Ferrante e le loro creazioni uniche che affondano le radici nel territorio.

Ripartire dalle cose semplici e rivoluzionare il modo in cui viviamo. Dietro ogni piccolo atto culturale, si nasconde una passione. È prima di tutto il rispetto per la natura a muovere progetti e produttori vicini a Wilden.herbals. Il fil rouge che li lega è la voglia di vedere il mondo con occhi rinnovati e questa è la loro storia. 

Fratelli Ferrante – Tommaso e Stefano sono due fratelli. Il primo legato a uno studio scientifico della terra e delle sue potenzialità espressive, ha studiato Scienze Agrarie a Catania. Il secondo, invece, ha esplorato il gusto e oggi per l’azienda di famiglia mette a punto ricette e combinazioni di ingredienti uniche. Insieme sono Fratelli ferrante e a Wilden.herbals hanno raccontato cosa si nasconde in ogni vasetto.

Qual è la tua filosofia? 

La nostra idea quando abbiamo avviato il nostro laboratorio è quella che vive forte tutt’ora, cioè la volontà di creare prodotti che affondano le radici nel territorio, creando sia prodotti molto tradizionali che innovativi, ma sempre legati a ingredienti locali e coltivati rispettando la natura.

Che vuol dire oggi riscoprire la terra? 

Secondo la nostra idea riscoprire la terra vuol dire tornare a conoscere la campagna, parlare con i contadini, capire come lavorano e incentivarli a lavorare in modo sano per l’ambiente, cosa che poi si riflette sul prodotto finale, che sarà più buono e più salutare. Nel nostro piccolo siamo felici di supportare piccole realtà di produzione che trattano eccellenze e cerchiamo di dare valore ai frutti del loro lavoro con le nostre conserve.

Cibo: un ricordo d’infanzia 

La caponata della Zia Enza, che abitava dove oggi c’è il nostro laboratorio: si mangiava d’estate, quindi era già intrinseco il clima di spensieratezza e felicità, poi era sensazionale. Quando abbiamo ricreato La Caponata in laboratorio ci siamo basati sulla sua ricetta, tramandata da mia madre ed è stato il prodotto dove abbiamo collaborato maggiormente come fratelli alla ricerca di un prodotto senza compromessi. Abbiamo visto persone piangere assaggiando la nostra caponata, perché evocava il ricordo di quelle preparate dalle nonne e anche a noi si sono inumiditi gli occhi quando abbiamo assaggiato la ricetta definitiva.

Come nasce un tuo prodotto? 

Di solito i nostri prodotti nascono dalle materie prime, scegliamo di lavorare un ingrediente per tipicità, unicità o stagionalità, poi facciamo delle prove per capire il modo migliore di valorizzarlo, rispettandone la propria essenza. La nostra marmellata di albicocche è un’ode al frutto, sembra di mangiare frutta fresca, mentre il Cotto di Carrube è uno sciroppo concentrato di carruba senza l’aggiunta di zucchero: la concentrazione che avviene in vuoto d’aria cambia il sapore delle carrube, donando note più complesse ma non lo snatura, anzi ne esalta certi aspetti. In entrambi i casi la materia prima sta al centro ed è distinguibile e netta nella sua integrità.

Che vuol dire per te essere “Sani e Selvaggi”? 

Non si può essere sani e selvaggi senza essere liberi, nel nostro caso liberi di scegliere i prodotti che ci piace fare. Sicuramente è un po’ più difficile all’inizio entrare sul mercato, ma nel momento in cui i nostri prodotti vengono apprezzati e capiti non esistono più alternative sul mercato. Le Gocce Xtra rappresentano appieno l’idea di Sano e Selvaggio: sono prodotte usando comunissimi peperoncini coltivati in loco, ma li facciamo fermentare in modo spontaneo, grazie ai batteri lattici indigeni e appunto ai lieviti selvaggi. Quello che ne risulta è una salsa che dona una complessità unica al peperoncino, esaltandone le note fruttate e ‘funky’, per dare un tocco rock ai piatti.

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