Elicriso, il simbolo dorato della macchia mediterranea
Una pianta selvatica che per colore e profumo ricorda le calde giornate estive delle coste. Alla scoperta di storia, proprietà e benefici dell’oro del Mediterraneo.
Elicriso: anatomia botanica
L’elicriso, Helichrysum italicum, è una pianta spontanea e perenne che appartiene alla famiglia delle Compositae o Asteraceae. Il suo aspetto è quello tipico delle suffruticose, questo significa che si sviluppa con una ramificazioni legnosa alla base e una consistenza erbacea in punta. Ha un portamento cespuglioso molto ramificato, ma difficilmente cresce oltre a un massimo di 70 cm di altezza.
I suoi piccoli fusti sono molto particolari, di forma arcuata e ascendente con una colorazione grigio-cenerino, ricoperti da una peluria argentea. Ma la parte più riconoscibile della pianta sono sicuramente i suoi fiori di colore giallo vivo, riuniti in infiorescenze ermafrodite con una corolla che termina con 5 lobi triangolari a capolino. Sono loro che, da giugno e per tutta l’estate, sprigionano un aroma caratteristico inconfondibile.
Elicriso: origine e habitat
Il nome di questa pianta descrive subito colore e forma dei suoi capolini: deriva dalle parole greche helios (sole) e chrysos (oro). Le sue origini provengono dalla regione Mediterranea dell’Europa meridionale e dell’Africa nordoccidentale. In Italia lo troviamo spesso al Sud e nelle isole, molto di rado nel Nord.
L’elicriso si adatta in particolar modo a quelle zone più difficili da coltivare, come le scarpate rocciose, le dune costiere e le pietraie. Viste le sue molteplici proprietà, in ogni caso, si è trovato il modo anche di coltivarlo e non è più solo una specie selvatica. Anche se la sua scarsa resistenza al gelo e la sua elevata necessità di luce per fiorire ne consente la coltivazione solo in zone dalle temperature miti e soleggiate.
Elicriso: proprietà e benefici
Questa pianta è stata usata nella medicina popolare sin da tempi antichissimi, a partire dagli egizi e dai greci. Le sue molteplici proprietà si trovano concentrate soprattutto nelle infiorescenze ma si ottengono anche dal prezioso olio essenziali che si può estrarre dai fiori. Grazie a un elevato contenuto di polifenoli, flavonoidi e cumarini, la sua principale azione è quella antiossidante. L’elicriso serve, inoltre, a stimolare la secrezione di bile, quella gastrica e pancreatica oltre a offrire proprietà diuretiche, spasmolitiche, ipocolesterolemizzanti e antinfiammatorie. Diventa così subito lampante perché non poteva mancare nella ricetta di una delle nostre tisane.
L’elicriso è uno degli ingrediente che trovi nel nostro Remedium n. 7 – Detox, la tisana dalle proprietà depurative con un mix che unisce, fra gli altri, fieno greco, ortica e carciofo in un blend armonico e bilanciato nelle note amare e balsamiche, leggermente astringenti ma con una punta di dolcezza per un effetto disintossicante per l’organismo.
Elicriso: come utilizzarlo
I fiori e le foglie di elicriso ricordano come gusto un mix tra liquirizia e camomilla che alla lontana potrebbe anche far venir in mente un curry delicato, per questo viene utilizzato per ricette salate o come condimento all’interno di salse.
Ma ancor più che in cucina, i fiori di elicriso sono utilizzati per le proprietà cosmetiche che li rendono un potente alleato della pelle. Grazie a proprietà antibatteriche, lenitive e rinfrescanti, l’elicriso è un prezioso rimedio naturale che può contribuire a contrastare herpes, eritemi solari, arrossamenti, pruriti e lievi ustioni o più semplicemente per rendere più tonica la pelle.
Elicriso: curiosità
- Si dice che il suo profumo così intenso permettesse a Napoleone di riconoscere la Corsica, la sua isola natale, quando ancora si trovava in mare e fuori dalla vista delle sue coste dove l’elicriso cresce in maniera particolarmente abbondante ancora oggi. A proposito, sapevi che in francese l’elicriso è chiamato immortelle perché anche dopo averlo colto il suo fiore non appassisce.
- In alcune regioni italiane, invece, viene chiamata erba respiro per le sue proprietà balsamiche che lo rendono un rimedio naturale contro la tosse.
- Tipico della Sardegna, con la macerazione alcolica delle sue sommità fiorite si ottiene un liquore dal profumo intenso e dal gusto aromatico deciso piacevolmente amaro.
Bibliografia
- Léa Maupetit, Fiori di stagione. L’ippocampo, 2021
- Renata Bruni, Mirabilia. La botanica nascosta nell’arte. Codice, 2018
- Anna Fontebuoni, Flora. Le piante viste da vicino. Gribaudo, 2019