Timo, profumo, sapore e benessere raccolti in una pianta
Una pianta rustica che ha trovato il suo posto negli orti e sui balconi dei paesi mediterranei per la sua facilità di coltivazione, le sue proprietà aromatiche e i suoi tanti benefici per il corpo e per la mente.
Timo: anatomia botanica
Il genere Thymus appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e comprende circa 350 specie, tra le quali quella di nostro interesse per le sue proprietà terapeutiche e aromatiche, il Thymus vulgaris.
Il timo è un piccolo arbusto aromatico sempreverde che cresce molto lentamente arrivando fino a un massimo di 50 cm. Ha un fusto legnoso nella parte inferiore e ramificato che forma cespugli molto compatti. Le foglie, in quasi tutte le specie, sono piccole e allungate con una colorazione variabile dal verde intenso al grigio argenteo, ricoperte da una fitta peluria.
I fiori sono di un colore bianco che tende al rosato e la loro impollinazione è entomofila, ovvero che avviene grazie al trasporto di granelli di polline da parte degli insetti e in questo caso specifico è soprattutto opera delle api. Il suo periodo di fioritura comincia in primavera e prosegue per tutta l’estate. Il momento migliore per la sua raccolta, che viene in larga parte ancora oggi effettuato a mano, è appena prima della fioritura. Contrariamente a molte altre erbe aromatiche, l’essiccazione del timo in campo, all’aperto sotto il sole è sconsigliata, poiché provoca una diminuzione della qualità, per questo in genere vengono utilizzati essiccatori ad aria calda.
Timo: origine e habitat
Il timo è originario dell’Europa centrale e meridionale, territori dove ancora oggi cresce spontaneamente dappertutto, adattandosi a qualsiasi ambiente. Non è, infatti, una pianta particolarmente esigente: non teme la siccità e si adatta a qualunque tipo di terreno anche se preferisce i terreni leggeri, calcarei, drenati e soleggiati.
In Italia lo si può trovare prevalentemente nelle zone vicino al Mediterraneo ma arriva fino a quelle montane. Nel nostro paese ne crescono diverse specie conosciute con nomignoli più o meno ufficiali come il pepolino della Toscana e l’erba barona in Sardegna.
Timo: proprietà e benefici
Le virtù del timo sono legate alla presenza di una particolare sostanza: il timolo, uno dei più potenti antibiotici naturali con proprietà antisettica, antibatterica e antispasmodica.
La pianta e il suo olio essenziale stimolano il sistema immunitario e sono indicati per la prevenzione e la cura di raffreddori, bronchiti, tosse, tonsilliti, ascessi, dolore e tensione delle articolazioni. In aromaterapia è conosciuto come un toccasana non solo per il corpo ma anche per la mente, perché aiuta a rilassarsi, donando conforto e sollievo. Ecco perché l’abbiamo scelto per il nostro Remedium n.6 – Relax, l’infuso che ti aiuta a rallentare il ritmo dedicato ai momenti di riposo e benessere. Da gustare durante una pausa dal lavoro o prima di cena, è la tisana che ti consentirà finalmente di ‘cogliere l’attimo’.
Timo: come utilizzarlo
Il timo è una pianta estremamente versatile. Si trova bene in cucina per insaporire carni, pesce, verdure o per profumare liquori. Oltre, ovviamente, ai classici decotti e tisane. C’è infatti chi lo utilizza anche al posto del caffè!
A vedere bene sulle etichette dei prodotti da bagno si scopre che è molto utilizzato anche per prodotti di bellezza e cura del corpo. Lo si può trovare nelle creme viso per un effetto tonificante, nei preparati per i pediluvi per ottenere un’azione defaticante e negli shampoo per riportare alla normalità il livello di sebo della cute.
Timo: curiosità
- Nei paesi del Medio Oriente il timo è un elemento essenziale per lo zaatar e la dukkah, miscele di erbe utilizzate come condimento di carne e pane che includono anche coriandolo, cumino, pepe e sesamo.
- Grazie alle sue proprietà antisettiche e antimicrobiche, il timo veniva utilizzato dagli antichi egizi per il processo di imbalsamazione e preparazione delle mummie.
- Castore Durante, medico, botanico e poeta del Rinascimento, scrive nel suo Herbario Nuovo che il timo cotto nel vino veniva usato per curare le infezioni, alleviare le crisi degli asmatici e guarire dagli avvelenamenti.
Bibliografia
- Andrea Papini & Valentina Baronti, L’arte di mangiare selvatico. L’uso delle erbe spontanee nella tradizione popolare. Sarnus, 2022
- Adriana Bonavia Giorgetti, L’arte di coltivare l’orto e se stessi. Ponte alle grazie, 2015
- Andrea Pieroni & Barbara Torresan, Atlante gastronomico delle erbe. Slow Food, 2017