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Wilden.herbals meets / Intervista a Giulia Valentino Ceramics

Intervistiamo Giulia Valentino, l’artista dietro le nostre nuove ceramiche: la sua storia e il suo mondo creativo

Nel mondo affascinante delle arti manuali, spesso è una storia personale a intrecciarsi con la creazione di opere d’arte uniche e intramontabili. Abbiamo intervistato Giulia di giuliavalentinoceramics per farci raccontare qualcosa in più sulla sua storia personale e quella del suo progetto di ceramiche, che da passione è diventato un vero e proprio lavoro, che gratifica e appaga il cuore. Nel corso di questa breve intervista, ci immergeremo nel mondo di Giulia, esplorando le sue radici artistiche, le fonti d’ispirazione e il processo creativo che la guida nella realizzazione di pezzi di ceramica unici. 

Noi di Wilden siamo onorati di avere avuto la possibilità di incontrarla e collaborare con lei per la creazione di alcuni pezzi unici realizzati appositamente per noi e firmati Wilden.

Hai voglia di raccontarci qual è stato il tuo percorso? 

Ho scoperto la ceramica in Giappone, a Mashiko nell’aprile del 2019 e mi ci sono buttata di testa. Ho continuato a studiare e praticare a Barcellona, dove vivevo al tempo. Sono una perfezionista che non riesce a darsi pace, quindi anche se è nato come hobby, passavo ogni minuto libero a pensare a come affinare la tecnica, a fare e rifare esperimenti. Mentre ancora lavoravo con uno studio di architettura, mi sono resa conto che nella lavorazione della ceramica si univano gli sforzi progettuali, le scelte materiche e la riprova funzionale, con un’armonia e un ritmo che in cantiere mi mancavano.

Come e quando è nato il progetto giuliavalentinoceramics?

Il mio progetto è nato in maniera molto spontanea e organica. La passione che ho scoperto inizialmente per la lavorazione a tornio si è rapidamente allargata alla ricerca di terre particolari -quanto più wild possibile- e di smalti sinceri, senza fronzoli e pretese “a la mode”. Il lavoro è dunque stato leggero e semplice ed appena dal forno hanno cominciato ad uscire pezzi che mi rendevano orgogliosa, ho lentamente iniziato a costruire quella che ora è la mia vita quotidiana: faticosa, lenta ma estremamente appagante.

Da dove trai le tue ispirazioni? 

Forse parlare di Giappone sarebbe scontato, ma lì è nato tutto e lì torna, ogni volta che una ciotola esce calda dall’ultima cottura. Non è solamente una questione di forma: i miei disegni sono sicuramente influenzati dalle forme nipponiche del mingei (arte popolare), ma sono pur sempre un architetto che ha visto e studiato design di tutte le epoche e nazionalità. Al giappone lego più fortemente la mia filosofia artigiana. L’umiltà dei materiali e la semplicità delle finiture per me è fondamentale, le forme seguono le funzioni e si aggraziano per portare in casa un po’ di quella serenità zen che nel design industriale tante volte manca.

Come è nata la collaborazione con Wilden e qual è il punto di legame tra le due realtà?

Con Wilden è stato un incontro casuale, una rapida intesa e poi, di nuovo, un organico processo di creazione. Credo che il legame cruciale che ci sia tra il mio lavoro e wilden – aldilà di una certa filosofia di vita, un’estetica ed una propensione alla cura delle cose, delle persone e del rapporto tra queste – sia la consapevolezza che oltre al prodotto di per sé ci sia altro e che in questo altro ne risieda il vero valore. Le tisane wilden non sono solo ottimi mix aromatici imbustati per una piacevole pausa calda: sono curative, sono studiate su misura, sono pensate per rimanere e cambiare il quotidiano di chi le sceglie. E’ la stessa speranza che mi spinge a lavorare sui miei prodotti.

Sani e selvaggi è il motto di Wilden.herbals. Cosa vuol dire per te?

Sani e selvaggi è un motto bellissimo. Credo che sul voler essere sani ci troveremmo tutti d’accordo, sull’importanza del rimanere selvaggi c’è invece sempre tanto lavoro da fare. C’è un mondo sotterraneo di emozioni che non possiamo dimenticarci di condividere con tutte le specie, animali e vegetali. Una forte interdipendenza ci lega, ma noi spesso ce ne dimentichiamo. Le piante ci curano! L’argilla pure! Credo che su questo piano il racconto botanico delle tisane di wilden sia forte ed importante. 

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