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Biancospino: storia e usi del profumato simbolo dei matrimoni

Con fiori odorosi dall’allure sacra, il biancospino da sempre è sinonimo di prosperità e vita serena. Amato fin dall’antichità da Celti e Latini, il biancospino non è solo una pianta, è un vero e proprio amuleto. In questo articolo, vi raccontiamo origini, proprietà e usi di questo prezioso alleato del benessere.

Indice degli argomenti:

La pianta
La storia
Quali sono le proprietà e i benefici del biancospino?
Come usare il biancospino?
Curiosità

La pianta di biancospino

Quando lo si incontra non si può fare a meno di notarlo. Delicato e discreto col suo candore astrale, il biancospino è una pianta dalla forte carica simbolica molto amata dalle coppie nascenti. Il suo nome scientifico è Cretaegeus Oxyacantha, appartiene alla famiglia delle Rosaceae ed è diffuso nelle zone temperate dell’emisfero nord; lo trovate quindi in tutta Europa, in Nord America, ma anche nel Nord Africa e in Asia occidentale. 

Pianta di Cretaegeus Oxyacantha in fiore

In Italia lo si incontra facilmente in pianura e in montagna fino a 1500 metri in quelle aree dove il clima è più caldo. 

La storia del biancospino

Considerato sacro nell’antichità, il biancospino era il protagonista indiscusso di altari e cerimonie nunziali, dove si soleva collocarlo come buon auspicio dell’unione. In epoca medievale questa pianta delicata, ma solo apparentemente innocua, campeggiava al centro delle piazze a mo’ di simbolo votivo intorno a cui si danzava e si cantava per favorire riti propiziatori. 

Il suo nome deriva dai termini greci kratos, oxus e anthos, che significano rispettivamente ‘forza’, ‘acuminato’ e ‘fiore’, descrivendo perfettamente questa pianta bifronte. Se da un lato infatti del biancospino ricordiamo tutti l’odore piacevole e delicato, la pianta è altresì dotata di spine che lo rendono un arbusto spinoso perenne. 

Molto longevo, un esemplare di alta montagna può sopravvivere per 500 anni e raggiungere fino a 5 metri di altezza ed è proprio grazie alle spine, che lo rendono meno innocuo di quanto si pensi, che il biancospino è stato usato per secoli per delimitare i campi, elevando l’immagine di filo spinato a cui siamo ormai abituati. 

Vero amuleto di felicità, il biancospino non è solo bello da vedere. Scopriamone insieme proprietà ed effetti benefici. 

Quali sono le proprietà e benefici del biancospino?

Cocktail naturale di antiossidanti e steroli, il biancospino è una fonte naturale di benessere. Dai fiori e dalle foglie essiccati si ricavano i flavonoidi, anti-age utili alla prevenzione di malattie cardiovascolari e infiammatorie e proantocianidoli, che hanno invece una funzione sedativa e cardioprotettiva. Del biancospino si apprezza inoltre la funzione sedativa e, in generale, calmante.
L’estratto secco titolato di biancospino riduce infatti la frequenza cardiaca, apportando benessere alla pressione arteriosa e al gonfiore delle caviglie, garantendo una buona circolazione sanguigna diffusa. Ottimo alleato nella guerra al colesterolo, il biancospino ostacola l’aterosclerosi. 

Soffri d’ansia e sonno agitato? Una tisana al biancospino è il Remedium perfetto per sogni d’oro. Dall’azione calmante e sedativa – anche in caso di somatizzazioni sull’apparato digerente – il biancospino è un rilassante naturale, utile per smaltire pensieri e ansie di troppo. Inoltre, se applicato sulla pelle, il biancospino può ridurre la caduta dei capelli da stress negli uomini.

Come usare il biancospino?

L’infuso è il modo migliore per consumare il biancospino. Hai già indovinato in quale Remedium della gamma Wilden.herbals puoi trovarlo? Esatto, nel Remedium n.1 – Night. Insieme a camomilla, tiglio e malva, il biancospino in questa tisana raggiunge l’acme delle sue funzioni rilassanti. Inoltre, molte donne in menopausa trovano che questa tisana sia un ottimo drenante naturale. Sarà un caso che tra i benefici del biancospino ci sia il contrastare le caviglie gonfie? 

Una buona tisana Night, con biancospino, aiuta il sonno, sostiene il cuore e calma la psiche.

Curiosità

Se nell’antica Grecia, il biancospino era ritenuto di buon auspicio e veniva usato come decorazione degli altari nunziali, i Celti riservavano un intero mese a questa pianta, da metà maggio a metà giugno. Considerato l’albero delle fate, secondo le antiche credenze popolari, con un po’ di pazienza si sarebbero potute scorgere nei pressi del biancospino proprio le creature fatate.

Chiamato alba spina, ovvero spina bianca, dai Romani, al biancospino si attribuiva il potere magico di cacciare gli spiriti maligni. Era inoltre adoperato per proteggere i neonati: qualche rametto posto a decorazione delle culle era una protezione assicurata per i nascituri.

Bibliografia

www.riza.it; www.saperesalute.it/biancospino; ilgiardinodeltempo.altervista.org

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