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Guida alla tisana. Dall’infusione al tè, i dettagli che fanno la differenza

Bere una tisana non è solo un rito, ma è conoscenza. In questo articolo vi spieghiamo come riconoscere (e preparare) la tisana perfetta.

Scalda l’acqua, lascia in infusione il tempo necessario, senza aver fretta, bevi a piccoli sorsi la tua tisana. Sembra scontato, ma dietro questa piccola routine c’è un mondo. È un universo multiforme e ancora poco inesplorato, quello delle tisane e delle infusioni, che non gode della tradizione millenaria e della letteratura di settore del tè, ma che ha una storia da raccontare. 

Una storia fatta di procedimenti, necessaria lentezza e caratteristiche precise. Ingredienti, tempo e rispetto sono tutti elementi pregnanti della filosofia di Wilden. herbals e in questo articolo cercheremo di spiegarvi come si prepara una tisana

Partiamo dalle basi: qual è il modo giusto per preparare una tisana? Che differenza c’è tra infuso e tisana? Quali tisane fanno bene

Infusioni, tisane e tè: differenze 

Le infusioni a base di erbe rappresentano il modo più semplice per consumare (e beneficiare) degli oli e i sapori delle erbe. Quando parliamo di infusione facciamo riferimento al processo di macerazione (ammollo) delle erbe nell’acqua. Un tempo direttamente proporzionale al grado di assorbimento dell’acqua di oli e sapori. La bevanda che risulta dall’infusione è dunque un equilibrio perfetto di gusto ed effetti benefici. La tisana è senz’altro una forma di infusione, in quanto viene creata infondendo le foglie di erbe in acqua calda, ma la bevanda risultante è più leggera – ma non per questo meno gustosa – per via del periodo di ammollo, che rimane piuttosto breve. 

Le vere infusioni, quelle che attingono a un sapere alchemico e quasi magico, tramandate nella memoria sotto forma di intingoli curativi, si preparano in genere usando radici, germogli, foglie e fiori della pianta. Una differenza sostanziale delle infusioni (e quindi le tisane) dai tè è che questi ultimi usano solo le foglie nel processo di macerazione. La tisana può essere dunque considerata un’infusione più breve, mentre le vere infusioni sono talvolta chiamate “lunghe infusioni” per distinguerle dai tè. Infine, caratteristica comune alle tisane e alle infusioni è l’assenza di caffeina, che le rende bevande all’occorrenza toniche ed energetiche, ma che si adattano ai normali ritmi circadiani, senza intervenire direttamente sull’organismo.

Quali tisane fanno bene?

Che prediligiate erbe sfuse o tisane, una buona tazza di tisana fa sempre bene. Fate attenzione però che le piante secche nel sacchetto o nel filtro siano relativamente intere e che abbiano un colore vibrante. Più le erbe sono intatte, maggiore sarà il contenuto di oli e composti biochimici contenuti, il che significa che i benefici per la salute e il sapore che otterrete dalle erbe saranno più evidenti.

Quindi, ora che sappiamo cos’è, prepariamo una tazza di tisana!

  • Scaldate l’acqua. Più sarà calda, più l’infusione sarà efficace
  • Versate in tazza e lasciate riposare la vostra tisana il tempo necessario (seguite le indicazioni riportate sulla bustina); se possibile, coprite la tazza con la tisana in infusione con un piattino, perché i profumi e i sapori non evaporino 
  • Lasciate raffreddare. A nessuno piace bere una bevanda bollente
  • Gustate la vostra tisana

Gli elementi che concorrono all’equilibrio di una tisana sono tanti: la teiera, l’acqua, ma soprattuto la tisana. Oggi trovare il tempo per una tisana è un atto d’amore nei confronti del nostro organismo, un’azione in controtendenza rispetto a una velocità quotidiana imposta. Per questo è importante, prima ancora di gustare una tisana, imparare a riconoscerne e apprezzarne i benefici, ripartendo proprio dalla sua preparazione. 

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