Nobile alloro: tutto sulla pianta mitologica
Dall’antichità ai giorni nostri, l’alloro è un bene prezioso. Utile per curare gli acciacchi di stagione e molto altro, oggi vi parliamo di storia, usi e proprietà della pianta di alloro.
Esponente di spicco della famiglia delle Lauraceae, il Laurus nobilis, comunemente conosciuto come alloro, è una pianta sempreverde aromatica perenne. Originario dell’Anatolia, la pianta di alloro ha presto trovato terreno e clima fertili nel Mediterraneo dov’è conosciuta fin dall’antichità. Bello da vedere, profumato all’olfatto, ma utilissimo anche per corpo e spirito, l’alloro è un ottimo rimedio naturale che trova subito il suo spazio in cucina o per abbellire giardini, siepi e aiuole.
Com’è fatta la pianta di alloro?
Molti lo immaginano come una pianta discreta, ma l’alloro in realtà può arrivare fino agli 8-10 metri di altezza. Le foglie, di forma ovale, che i più conoscono essiccate, in realtà hanno un doppio colore: verde brillante da un lato, opache dall’altro.
Se invece vi chiedessimo di che colore sono i fiori di alloro cosa direste? Esatto, è difficile saperlo, perché spesso una pianta si imprime nella nostra mente solo attraverso l’uso e il consumo che ne facciamo. Non temete però, ve lo diciamo noi. I fiori di alloro sono gialli e piccoli; fioriscono tra marzo e aprile, mentre i frutti, delle piccole bacche di forma ovale, hanno un bel colore nero che ricorda quello delle olive più piccole e mature.
Le foglie possono invece essere raccolte e utilizzate tutto l’anno, ma è soprattutto durante l’inverno che le foglie di alloro sono ricche di principi benefici ed essenze aromatiche.
Da dove viene l’alloro?
L’alloro è una pianta che ancora oggi si associa alla classicità greca e latina; questo perché già nell’antica Grecia e a Roma l’alloro era simbolo di vittoria e pace in campo militare e sportivo, dove i rami venivano intrecciati a mo’ di corona posta sul capo del vincitore e per omaggiare le personalità più meritevoli di stima.
Nell’antica Grecia erano quattro i giochi panellenici sportivi che si disputavano: i giochi pitici, i più famosi olimpici, i nemei e gli istmici consacrati ai poeti e ai letterati che si disputavano come dei veri atleti. Tutti i vincitori di questi giochi venivano omaggiati con un corona di alloro proveniente dalla Tessaglia. I poeti che che vincevano diventavano dei cosiddetti “poeti laureati”, da cui l’aggettivo nobilis per qualificare il laurus. Col tempo questa pianta non ha smesso di sancire qualsiasi successo in senso più ampio. Non ci credete? Fateci caso la prossima volta che vi imbatterete in un neo laureato che ha appena discusso la sua tesi. Cos’ha in testa? Esatto, una corona di alloro!
Ma la storia dell’alloro più conosciuta è quella del mito di Apollo e Dafne. Il dio si innamorò infatti della ninfa dopo che un dispettoso Cupido per punirlo lo colpì con una delle sue famigerate frecce. Dafne però scelse di non concedersi ad Apollo e invocò la clemenza di Gea, la Dea-Terra che la trasformò in una pianta di alloro. Una rappresentazione verosimile e molto suggestiva di questo mito è stata realizzata dall’artista Gian Lorenzo Bernini che tra il 1622 e il 1625 diede forma a un gruppo scultoreo che ancora oggi affascina i visitatori della Galleria Borghese a Roma, dov’è tuttora conservato.
L’alloro fa bene?
Eccome se fa bene. L’alloro è una pianta dai numerosi benefici. Dalle proprietà digestive, l’alloro aiuta ad alleviare le coliche e ridurre il gonfiore addominale. È espettorante: l’alloro infatti serve ad eliminare il catarro e ad alleviare la tosse, ma ha anche proprietà antinfiammatorie utili in caso di artrite e reumatismi. Si dice inoltre che gli atleti usassero fare un pediluvio a base di alloro per ridurre il gonfiore dei piedi dopo una sudata gara!
Proprio questa pianta miracolosa è una degli ingredienti di punta del nostro Remedium n.2 – Boost, una tisana pensata per rinforzare il sistema immunitario e proteggere dai mali stagionali. Trovi la tisana qui. E qui ti diciamo come preparare la tisana fredda Boost.
Come usare l’alloro
Decotti, impacchi, oli essenziali e tisane, ma anche intingoli e manicaretti… l’alloro è versatile e troverà posto ovunque. In cucina l’alloro si riconosce dall’aroma; capace di esaltare i piatti a base di pesce, legumi o carne, è particolarmente indicato nella preparazione di zuppe, spezzatini e pesci al cartoccio.
Con l’oleolito di alloro si prepara invece il celebre sapone di Aleppo, tipico di Aleppo, una città della Siria. Si tratta di un sapone molto delicato, consigliato a chi soffre di allergie e intolleranze ai prodotti dermatologici e profumi, perché lascia la pelle morbida e idratata.
Curiosità
– Il sapone di Aleppo è il detergente più antico del mondo; già noto nel 2500 a.C. si prepara mischiando olio di oliva e alloro in percentuali variabili. Più olio di alloro equivarrà a maggiori benefici cosmetici;
– Con le foglie di alloro si prepara inoltre il Laurino, un liquore digestivo;
– Molto amato nella cucina siciliana, l’alloro è stato introdotto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani (PAT) dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) come prodotto tipico siciliano. Mica male, eh?
Sitografia
https://sorgentenatura.it/speciali/alloro
https://biancoachillea.it/piante-officinali/alloro-proprieta-composizione-e-curiosita/
https://ilgiardinodeltempo.altervista.org/alloro-storia-miti-tradizioni-e-linguaggio-dei-fiori/
https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/alloro-proprieta-usi/